La vita del nostro desolato protagonista sembra essere diventata tutta buia, dal momento in cui la sua amata Manola, di origini turche, ha deciso di tornare al suo Paese natale, prima ancora che lui potesse salutarla per l’ultima volta.
Sulla panchina di un parchetto, spinto dal suo fidato amico barbuto e dai fumi inebrianti del peyote, decide di prendere il coraggio a due mani e di partire alla volta del Medio Oriente.
Quale migliore occasione, tra l’altro, per trovare l’idea giusta per il libro che sogna di scrivere?
Quello che vivrà in Turchia sarà un sogno stralunato, bizzarro, surreale, che propone una riflessione sul sé, sulla spiritualità e sulla connessione con il proprio inconscio, sempre con una densa nube di fumi allucinogeni che riempie i polmoni e ammalia la mente.
Tutto, però, sempre incorniciato in un quadro d’ironia, firma inconfondibile del giovane autore.
Alla fine di questa avventura, tanto ricca di colpi di scena da sembrare una pièce teatrale, il protagonista avrà il suo lieto fine… ma anche qualcosa di più.