Per la collana Le Piume, del Gruppo Albatros, vi presentiamo Essere Poeti, la silloge di Isa Malagoni Iside.
Abbiamo sempre sentito parlare di poesia, ma che cosa significa, realmente, essere poeti? Nella sua raccolta, Isa Malagoni propone suggestioni, visioni, profumi e melodie, li colleziona, ne fa tesoro e trasfigurandoli li propone al lettore: è questo che la rende poetessa.
Con i suoi versi ci fa un dono prezioso, la sua contemplazione della bellezza e della grandiosità dell’universo ci lascia sognare, ci permette di guardare il mondo con il naso all’insù, in un canto verso il cielo, e non rivolto soltanto verso le cose terrene e materiali.
La natura gioca un ruolo di fondamentale importanza, così come i corpi celesti, la luna, gli astri. Veniamo avvolti da questa luce tenue, ci accoglie, ci infonde pace e serenità.
Il ritmo del verso è incalzante, a tratti febbrile, impetuoso, è un fiume in piena di bellezza che irrìga i nostri sensi e li fa germogliare.
Non un punto, non una virgola nella sua raccolta. Solo punti interrogativi e due punti: la poesia è domanda, la natura spiegazione.
Al cospetto della natura, non c’è spazio per la tristezza, per emozioni negative o funeste. Domina l’amore che tutto muove e illumina, il pessimismo viene respinto, la natura non può essere portatrice di tormento, ma soltanto di pace e unità con l’universo.
D’un tratto, quasi improvvisamente, terminano le poesie. Nessun orpello, nessun esercizio di bravura, nessuna conclusione canonica. Ma la poesia non può concludersi, è eterna. Cambieranno le raccolte, cambieranno i poeti, ma lei, immortale, sarà sempre pronta a ricominciare.